Il Varco a Forlì
25 novembre ore 21.00 | Forlì, cinema Saffi
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a Forlì per una proiezione evento.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco a Faenza
28 novembre ore 21.00 | Faenza, cinema Sarti
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a Faenza, per una proiezione evento con la presenza del regista Michele Manzolini.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco a Reggio Emilia
02 dicembre ore 21.00 | Reggio Emilia, cinema Rosebud
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a Reggio Emilia, per una proiezione evento con la presenza del regista Michele Manzolini.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco a Fermo
09 dicembre ore 21.30 | Fermo, Sala degli Artisti
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a Fermo, per una proiezione evento con la presenza del regista Federico Ferrone.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco a Perugia
11 dicembre ore 21.30 | Perugia, Cinema Zenith
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a Perugia, per una proiezione evento con la presenza del regista Federico Ferrone.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco a San Donato Milanese
16 dicembre ore 21.00 | San Donato M., Cinema Troisi
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a San Donato Milanese, per una proiezione evento con la presenza del regista Michele Manzolini.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco a Brescia
17 dicembre ore 21.00 | Brescia, Cinema Eden
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film arriva a Brescia, per una proiezione evento con la presenza del regista Federico Ferrone.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
Il Varco ritorna a Bologna
27 gennaio ore 21.30 | Bologna, Cinema Galliera
Dopo l’anteprima alla 76° Mostra del Cinema di Venezia, la partecipazione a Salina Doc Fest e l’assegnazione della Menzione Speciale della Giuria di Annecy Cinèma Italien, il film torna a Bologna, per una proiezione evento in occasione del Giorno della Memoria con la presenza del regista Michele Manzolini.
1941, un soldato italiano parte per il fronte sovietico. L’esercito fascista è alleato di quello nazista, la vittoria appare vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alla malinconia delle favole raccontategli dalla madre russa. A differenza di molti giovani commilitoni, lui ha già conosciuto la guerra, in Africa, e la teme. Il treno attraversa mezza Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. Con l’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri si fanno semplici: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. L’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.
15 febbraio ore 21.00 | Firenze, Cinema La Compagnia
Dopo il successo al Festival dei Popoli (premio del pubblico e premio Imperdibili) Caterina, il film su Caterina Bueno diretto da Francesco Corso prodotto da Kiné, torna al Cinema La Compagnia, Firenze.
Caterina è il ritratto di una delle maggiori interpreti e ricercatrici del canto popolare tradizionale e contadino in Italia, Caterina Bueno. Il suo lavoro ha reso possibile il recupero e la diffusione di un vasto repertorio di canti, tramandato oralmente fino al ventesimo secolo e altrimenti destinato all’oblio a partire dagli anni ‘60. Una vita divisa tra ricerca e spettacolo ha portato Caterina a calcare i palchi nazionali e internazionali, rendendola una figura imprescindibile del mondo culturale dell’epoca e facendole incrociare il cammino con alcuni tra i più importanti intellettuali come Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Umberto Eco e artisti come Giovanna Marini, Fausto Amodei e Francesco De Gregori.
Caterina rappresenta anche una parabola significativa della trasformazione sociale e culturale che ha subito l’Italia a partire dagli anni del boom e, più in generale, sul rapporto di un Paese e di una comunità con la propria memoria storica e con la propria cultura.
15 febbraio ore 21.00 | Firenze, Cinema La Compagnia
Dopo il successo al Festival dei Popoli (premio del pubblico e premio Imperdibili) Caterina, il film su Caterina Bueno diretto da Francesco Corso prodotto da Kiné, torna al Cinema La Compagnia, Firenze.
Caterina è il ritratto di una delle maggiori interpreti e ricercatrici del canto popolare tradizionale e contadino in Italia, Caterina Bueno. Il suo lavoro ha reso possibile il recupero e la diffusione di un vasto repertorio di canti, tramandato oralmente fino al ventesimo secolo e altrimenti destinato all’oblio a partire dagli anni ‘60. Una vita divisa tra ricerca e spettacolo ha portato Caterina a calcare i palchi nazionali e internazionali, rendendola una figura imprescindibile del mondo culturale dell’epoca e facendole incrociare il cammino con alcuni tra i più importanti intellettuali come Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Umberto Eco e artisti come Giovanna Marini, Fausto Amodei e Francesco De Gregori.
Caterina rappresenta anche una parabola significativa della trasformazione sociale e culturale che ha subito l’Italia a partire dagli anni del boom e, più in generale, sul rapporto di un Paese e di una comunità con la propria memoria storica e con la propria cultura.