L’autore e Marcella

Simone Cangelosi

SIMONE CANGELOSI

Simone Cangelosi, nato nel 1968, si è laureato in Filmologia presso l’Università di Bologna. Dal 1998 al 2010 ha lavorato come tecnico restauratore per la Cineteca di Bologna. Nel 2007 ha portato a termine il cortometraggio documentario Dalla testa ai piedi (Mostra Internazionale Nuovo Cinema di Pesaro, Torino Gay&Lesbian Film Festival), in cui si avvale di un largo uso di materiale d’archivio amatoriale per realizzare una sorta di diario visivo che registra la sua transizione di genere. Del 2010 è Felliniana (in co-regia con Luki Massa), una lunga, ultima intervista che Marcella Di Folco ha rilasciato a Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, sulla sua esperienza nel cinema di Federico Fellini.

Marcella

MARCELLA DI FOLCO

Marcella Di Folco nasce Marcello a Roma il 7 marzo del 1943. Cresce per tutta l’infanzia ai Parioli negli anni ‘40 con una formazione rigorosamente cattolica e aristocratica. Alla morte del padre, gerarca fascista, la famiglia ha una rovinosa caduta economica e negli anni della sua adolescenza Marcello vive una improvvisa miseria che lo porterà con la famiglia a trasferirsi in una zona popolare di Roma.

Dopo anni di lavoro come portiere d’albergo, con l’aiuto dalla sorella Liliana, si impiega come Cerbero presso il locale che più di ogni altro avrà influenza sul costume italiano negli anni ‘60: il Piper Club di Roma. Qui incontra una quantità incredibile di artisti e stringe amicizie con personaggi importanti del jet set nazionale e internazionale. È grazie al suo lavoro al Piper che avviene l’incontro casuale con Federico Fellini il quale lo farà debuttare in un piccolo ruolo nel suo Satyricon nel 1969, impiegandolo poi nel ruolo del Principe nel film Amarcord (1973). Marcello grazie all’incontro con Fellini approderà ad una intensa carriera da caratterista nel cinema italiano degli anni ‘70, lavorando anche con registi come Rossellini e Petri.

Alla fine degli anni ‘70 l’incontro con il grande amore, poi deluso, della sua vita: quell’incontro farà irrompere in maniera definitiva la crisi d’identità e spingerà Marcella al tempestoso cambio di sesso a Casablanca nell’estate del 1980. I viaggi a Bologna di Marcella all’inseguimento del suo amore segnano l’incontro con la città destinata a far cambiare di segno alla sua vita.

Marcella si stabilisce definitivamente a Bologna a metà degli anni ‘80 e nel 1988 vi fonda il MIT (Movimento Italiano Transessuale) Emilia-Romagna.

A Bologna, nell’arco di più di venti anni, Marcella diventa una tra le leader più riconosciute del movimento LGBT italiano. Il suo è un impegno costante e concreto che passa dalla realizzazione di un consultorio per la salute delle persone transessuali all’impegno diretto nella vita politica della città, già a partire dai primi anni ‘90. L’elezione in Consiglio Comunale nel 1995, prima transessuale al mondo eletta ad una carica pubblica, certifica il suo ruolo chiave nelle lotte per i diritti civili in Italia. Ruolo a cui Marcella sino al 2010, anno della sua scomparsa, non si è più sottratta.